HomePersonaCervelloPanico tra la folla: il cervello nelle situazioni d’emergenza

Panico tra la folla: il cervello nelle situazioni d’emergenza

La paura è un’emozione necessaria alla sopravvivenza dell’individuo, quindi in un certo senso positiva. Tuttavia, in situazioni di emergenza come attacchi terroristici, catastrofi naturali e incendi, esiste il rischio che la paura del singolo si trasformi in un panico di massa che porta a spiacevoli incidenti, potenzialmente mortali.

Panico tra la folla, cosa scatta nel cervello

Recenti studi neuroscientifici hanno indagato i correlati neurali della percezione delle emozioni dei gruppi, un fenomeno ancora in gran parte sconosciuto. In particolare, uno studio di Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI) ha valutato le dinamiche che intercorrono tra le persone e la manifestazione di un’emozione da parte di una folla. Utilizzando video realistici di un gruppo di persone che esprimono diverse emozioni (paura, felicità) o che sono neutrali, si è rivelato che in misura maggiore rispetto alla manifestazione di un’emozione da parte di un singolo membro di una folla, l’emozione espressa dalla folla intera attiva reti neurali legate a

  • percezione
  • esecuzione
  • integrazione dell’azione e dell’emozione

La folla che esprime panico, piuttosto che singoli individui spaventati in un contesto di gruppo, ha innescato negli osservatori un’attività di preparazione anticipata e di azione. Il cervello era invece meno sensibile alle dinamiche degli individui in una folla felice o neutrale.

Panico e realtà virtuale

Un altro studio condotto mediante la realtà virtuale ha osservato che gli individui percepiscono i segnali sociali come più forti quando vi sono aumentati livelli di stress.

I ricercatori del Max Planck Institute for Human Development, del Disney Research Zurich, ETH Zurich, e della Rutgers University hanno infatti esaminato questo fenomeno in un ambiente virtuale tridimensionale. Il team di ricerca ha esposto 36 partecipanti a situazioni d’emergenza e condizioni di stress elevato attraverso un avatar.

La simulazione dell’evacuazione in una situazione di emergenza

I ricercatori hanno simulato un’evacuazione da un edificio con quattro uscite, di cui una sola era utilizzabile. La maggior parte degli individui non sapeva quale fosse l’uscita corretta ma alcuni partecipanti erano stati indirizzati da una freccia. Tutti erano al corrente del fatto che alcuni membri del gruppo avessero le indicazioni corrette. Nessuno sapeva chi fossero tali persone. Inoltre, il livello di stress era incentivato da una pressione monetaria: bisognava fuggire dall’edificio entro 50 secondi per evitare una perdita di punti che, alla fine della sessione, sarebbero stati convertiti in soldi. Altri elementi che inducevano lo stress erano

  • scarsa illuminazione
  • luci rosse lampeggianti
  • fuochi nelle uscite bloccate

Gli esperimenti di realtà virtuale hanno mostrato che le collisioni e le spinte tra gli avatar sono aumentate rapidamente con l’aumentare dello stress. Le zone più pericolose erano luoghi in cui dovevano essere prese delle decisioni, aree a “collo di bottiglia” che causavano congestione o in cui i partecipanti erano costretti a girarsi e tornare indietro contro il flusso della folla.

passanti

Secondo alcuni dati, il comportamento dei partecipanti nell’ambiente virtuale è in gran parte coerente con i comportamenti del mondo reale.

I risultati dello studio indicano che gli individui hanno maggiori probabilità di seguire un gruppo sotto l’influenza di forti segnali sociali. Le persone sarebbero più consapevoli dei movimenti del gruppo, delle emozioni. Questi elementi influenzerebbero fortemente il comportamento e potrebbero portare rapidamente a una pericolosa fuga di massa.

“I nostri esperimenti hanno dimostrato che gli ambienti virtuali possono aiutare a condurre indagini sul comportamento umano in situazioni di emergenza – cosa che non è possibile nel mondo reale per ragioni etiche e di sicurezza” Mehdi Moussaïd, ricercatore del Max Planck Istitute

Bibliografia

Leggi Crowd behaviour during high-stress evacuations in an immersive virtual environment – open access article.

Leggi From Personal Fear to Mass Panic: The Neurological Basis of Crowd Perception – PDF

Scritto da

Donatella Ruggeri è l'ideatrice e fondatrice di Hafricah.Net. Da sempre affascinata dal funzionamento del sistema nervoso, dopo aver studiato neuropsicologia e maturato esperienza sul campo, è rientrata nella sua città natale - Messina - dove svolge la libera professione. Tra i suoi interessi vi sono la scrittura creativa, i viaggi e le escursioni naturalistiche.