L’uso di smartphone e di altri dispositivi elettronici ha ormai modificato il nostro modo di comunicare e di interagire con il mondo. Ma fino a che punto la tecnologia può modificarci? E specialmente, come può modificare il nostro cervello? Per rispondere a questa domanda un team di ricercatori guidati da dr. William Tatum della Mayo Clinic (Florida) ha analizzato e monitorato le onde cerebrali di 129 soggetti durante la scrittura di messaggi di testo e altre attività per un periodo di 16 mesi.
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Cosa è stato scoperto?
Una persona su cinque durante la scrittura di messaggi produceva una specifica onda cerebrale theta, onda che è stata ribattezzata “onda sms”. Interessante, direte, ma non è finita qui. Prima di continuare con i risultati dello studio, credo sia necessario darvi altre informazioni importanti.
Quando le cellule del nostro cervello, i neuroni, comunicano tra loro generano onde cerebrali. Queste sono il risultato dell’attività ritmica sincronizzata di migliaia o addirittura milioni di neuroni. Ci sono diversi tipi di onde cerebrali – che possono essere rilevate tramite l’elettroencefalografia (EEG) – e ciascuna possiede un suo cosiddetto pattern EEG.
Cosa è importante sapere sulle onde theta
- sono prevalenti durante il sonno, in particolare quando sogniamo
- sono presenti anche durante la veglia quando siamo impegnati in compiti che richiedono sforzo mentale, risoluzioni di problemi, attenzione e anche durante reazioni emotive
- alcuni studi hanno descritto la presenza di questo pattern EEG durante l’ascolto di musica e quando si prende la mira per sparare
In questa ricerca è stata individuata una specifica onda theta presente solo durante la scrittura di sms e non in altre attività. Sembra che questo nuovo pattern EEG sia associato ad un network che coinvolge attenzione ed emozioni che potrebbe rappresentare una nuova misura della capacità del cervello di elaborare informazioni durante l’uso dispositivi elettronici.
Se questo pattern di onde cerebrali è davvero limitato a messaggi, allora l’ipotesi più accreditata è che si tratti di un fenomeno nuovo generato da progressi tecnologici a conferma del fatto che il cervello si adatta alle nuove esigenze comportamentali – quindi è un grande esempio di neuroplasticità.
Questi risultati ci suggeriscono però anche altro: abbiamo la prova scientifica del fatto che NON si può guidare mentre di scrive un SMS poiché quest’ultima attività modifica le nostre onde cerebrali.