Dice proprio così il nuovo studio di Vladimir Dinets, il quale non ha preso in considerazione solo i mostriciattoli giapponesi ma anche altre attività come il birdwatching e la fotografia naturalistica. Secondo il prof. Dinets alcuni esseri umani hanno un istinto di caccia interno o, più precisamente, un interesse innato nel trovare e catturare le prede, istinto che sarebbe stato ereditato proprio come succede agli altri animali. Per dimostrare tale teoria, non sarebbe nemmeno necessario un campione dalle grandi dimensioni, basterebbe anche solo un caso ben documentato – e Diners per il suo caso studio ha scelto… sé stesso.
“La recente popolarità esplosiva del gioco Pokemon Go, che permette ai giocatori di cacciare animali virtuali su un terreno reale, mostra che sono tante le persone che mantengono l’istinto della caccia pur essendo abitanti di città completamente isolate dagli ambienti naturali.”. Il messaggio che portiamo a casa da questo studio è che abbiamo ancora degli istinti predatori e che dobbiamo esserne consapevoli. Questo ci consentirà di seguirli in modo più intelligente. Lo studio – scaricabile gratuitamente – è stato pubblicato su Humanimalia.
E tu… ci avevi pensato?