Lo scopo della vita secondo il Dai Lama è “Perseguire la felicità”. Gli americani riconoscono la ricerca della felicità come un diritto inalienabile e inserita nella Dichiarazione d’Indipendenza: «Tutti gli uomini sono stati creati uguali, essi sono dotati dal loro Creatore di alcuni Diritti Inalienabili, fra questi sono la Vita, la Libertà e la Ricerca della Felicità». Sul tema della felicità sono state scritte canzoni, girati film e scritti tanti libri, ma sappiamo veramente che cos’è e come trovarla?
Wataru Sato e il suo team dell’Università di Kyoto hanno trovato una risposta dal punto di vista neurologico. Secondo il loro studio i sentimenti di felicità e soddisfazione della vita sono generati dal precuneo, una piccola regione situata nella parte mediale del lobo parietale di destra. Gli autori di questo studio dopo aver scansionato mediante Risonanza Magnetica Strutturale (MRI) il cervello dei partecipanti allo studio, hanno somministrato dei questionari per indagare:
- Quanto erano felici in generale
- L’intensità con cui vivano le emozioni negative e positive
- Quanto erano soddisfatti della propria vita
I risultati della ricerca sembrerebbero suggerire che le persone con un’area del cervello chiamata precuneo di dimensioni maggiori tendono ad essere più felici e soddisfatte della loro vita. Dovremmo accettare quindi l’affermazione che una piccola regione del cervello è interamente responsabile della generazione e il mantenimento di questo complesso e desiderabile stato mentale?
No, certamente no! Sarebbe riduttivo sostenere che il precuneo sia responsabile della nostra felicità, dal momento che nello studio è stata trovata una correlazione positiva e non una relazione causa ed effetto tra il volume del precuneo e felicità, e quindi non possiamo stabilire se è il precuneo che predetermina la nostra capacità di vivere quest’emozione dalla nascita o che sia il nostro vissuto emotivo a modificare il precuneo.
Tuttavia è senza dubbio riduttivo considerare il cervello come simile al recente film della Disney Inside Out – in cui specifiche regioni del cervello connesse a specifiche emozioni come la gioia, paura, rabbia, disgusto e tristezza. Inoltre non sappiamo se questi risultati possono essere generalizzati ad altre persone dal momento che la dimensione del campione (51 giovani giapponesi) è piuttosto piccolo per poter estendere queste osservazioni a persone di altre culture o a tutte le persone in generale.
Cosa ci dice di nuovo questa ricerca? I risultati di questa ricerca ci suggeriscono che c’è un’associazione tra precuneo e il vivere l’esperienza della felicità che vale la pena indagare con ulteriori studi.