Nonostante l’innegabile collegamento tra il trauma e i disturbi della salute mentale (esempio: Disturbo Post Traumatico da Stress – PTSD e altri disturbi dell’umore), oggi si sa poco su come l’aggressione sessuale colpisca il cervello femminile. Presso la Rutgers University, Tracey Shors e i suoi collaboratori hanno sviluppato un modello sperimentale per indagare questo aspetto perché – afferma la Shors – : “I modelli di laboratorio utilizzati per misurare lo stress negli animali hanno tradizionalmente guardato come lo stress colpisce i maschi e non hanno rispecchiato il tipo di stress che le giovani femmine sperimentavano”. Tracey Shors ed i suoi collaboratori hanno dunque cercato di comprendere come episodi di violenza sessuale subiti in età giovanile possano portare a modificazioni cerebrali nel lungo periodo mediante il Modello Sessuale Conspecifico di Risposta Aggressiva (SCAR).
Dopo aver ricreato una situazione di stress psicologico simile a quello che le donne subiscono quando vengono violentate, i risultati dello studio, pubblicati sulla rivista Scientific Reports, hanno mostrato che i roditori di sesso femminile vittime di aggressione sessuale in età prepuberale, riportavano elevati livelli di ormoni dello stress durante e dopo queste esperienze. In età adulta presentavano difficoltà di apprendimento e una riduzione di comportamenti materni necessari alla cura della prole. Inoltre la cicatrice dell’ aggressione a livello cerebrale non riduceva la neurogenesi (crescita di nuovi neuroni) a livello dell’ippocampo, ma impediva la sopravvivenza delle nuove cellule, determinando probabilmente quelle difficoltà di apprendimento di comportamenti materni.