Tra gli effetti della musica c'è il frisson, i brividi. Ecco le aree del cervello e le connessioni che sono responsabili di questa reazione.
Escher è un artista che ha sfruttato i risultati degli esperimenti sulla percezione condotti nel XIX secolo. Ecco una breve recensione della mostra.
Secondo i ricercatori dei modelli matematici potrebbero essere utili per analizzare lo stile pittorico degli artisti e capire se questi sono a rischio di deterioramento neurologico e cognitivo.
I risultati suggeriscono che un intervento non farmacologico come la musica potrebbe regolare l'umore e le risposte emotive sia a livello neuronale che comportamentale. Incoraggiano la ricerca di interventi personalizzati per il trattamento di disturbi cerebrali associati a disfunzioni dopaminergiche.
Secondo gli ultimi dati della ricerca prendere lezioni di musica aumenterebbe le connessioni nervose nei bambini e potrebbe rivelarsi utile nel trattamento di condizioni quali l'autismo e il Disturbo da deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD).
Secondo Allan Schore - neuropsicoanalista - la comprensione del funzionamento dell'emisfero destro costituisce un ponte di giunzione tra psichiatria, musica e trauma Comprendere quali siano i fattori che hanno un impatto rilevante sullo sviluppo del cervello e delle sue funzioni potrebbe aiutare gli insegnanti a scoprire e sfruttare
Il progetto fotografico si chiama Echolilia e si propone di abbattere pregiudizi e incomprensioni attraverso un modo nuovo per comunicare ed entrare nel complicato mondo dell'autismo. Visita il sito web dell'autore.
L’ansia e la depressione non sono i soliti argomenti su cui scherzare. Ma se una risata spensierata migliorasse la situazione