Articolo di Francesco Scibelli
Gli interventi sui Disturbi dello Spettro autistico si sono moltiplicati a dismisura negli ultimi anni. In particolare l’ABA ha preso il sopravvento su qualsiasi altra forma di intervento.
Ma cos’è l’ABA?
Una scienza che studia l’individuo con tre obiettivi fondamentali:
1. Descrivere il comportamento
2. Prevederlo
3. Controllarlo
Sulla base di questa scienza, sono stati programmati diversi interventi e progetti educativi estremamente specifici e tecnologici. Quest’accentuazione ed esaltazione della tecnologia ha fatto però sì che spesso si trascurasse la dimensione più umana e relazionale degli interventi riabilitativi.
Pertanto operatori e famiglie si trovano a volte nella scomoda posizione di passare ore a parlare del numero di mand emessi, o degli antecedenti funzionali del comportamento target, senza riuscire ad avere uno spazio per poter esprimere il proprio vissuto riguardo alle prime parole dette da un bambino, o rispetto a cosa si stava pensando nel periodo in cui il proprio figlio ha avuto un gran numero di crisi. Allo stesso modo gli operatori sono molto concentrati con i counter click, o a capire se segnare una risposta del bambino come corretta o meno, e non hanno mai tempo per ascoltare il vissuto che attraversano mentre insegnano a quel bambino a stare correttamente seduto, o mentre si disperano per non riuscire a tirare fuori nemmeno una vocale dalla bocca di quella bambina.
Per questo motivo, si è pensato di offrire uno spazio per la condivisione di vissuti, emozioni e pensieri tramite dei gruppi di intervisione. I gruppi sono pensati nell’ottica di dividere la prospettiva dei genitori da quella degli operatori, di modo che ognuno possa confrontarsi con suoi “simili” e poter trovare un arricchimento nelle esperienze dell’altro. Da qui la parola, Intervisione.
Vi invitiamo dunque a partecipare al ciclo di quattro incontri gratuiti in partenza presso il Consorzio Universitario Humanitas (Roma).
Per informazioni e iscrizioni: francescoscibelli@gmail.com – 329 95 56 650