HomeSocietàAttualitàL’Isola che c’è, il punto sui servizi per Alzheimer in Sicilia

L’Isola che c’è, il punto sui servizi per Alzheimer in Sicilia

anziano casa di riposo

Oggi, nel meraviglioso Palazzo dei Normanni di Palermo, ho partecipato al convegno organizzato da La Grande Famiglia Onlus e da Associazione Familiari Alzheimer per celebrare la XXII Giornata Mondiale dell’Alzheimer. Presenti diverse personalità politiche ed esponenti del panorama scientifico italiano che si occupano di demenza, come il prof. Marco Trabucchi, ordinario di Neuropsicofarmacologia dell’Università Torvegrata, il dott. Marcello Giordano, responsabile del Centro di riferimento Regionale Demenze Senili-Azheimer ASP Palermo, la prof.ssa Luisa Bartorelli, presidente nazionale Alzheimer Uniti Onlus Roma.

Ecco qua, riassunti per il lettore, i punti cruciali dell’incontro:

  • Dobbiamo riconoscere e valorizzare il ruolo fondamentale di quei familiari, professionisti e volontari “coraggiosi” che si prendono cura delle persone affette da Alzheimer.
  • Dobbiamo andare oltre il tabù della malattia: “troppe famiglie tengono nascosto l’anziano con Alzheimer perché lo stigma della malattia è ancora vivo. Ad esse spesso manca la forza di rivolgersi ai servizi”, ragione per cui è necessario partire dall’educazione dei medici di famiglia per farli diventare “anello di congiunzione” tra le famiglie e i servizi specializzati.
  • Dobbiamo smettere di parlare di ammalati o pazienti per cominciare invece a usare il termine <persone>”. Questo potrebbe essere un primo passo per abbattere lo stigma: “bisogna cambiare la percezione pubblica della demenza”.
  • E’ fondamentale la precocità di accesso ai servizi territoriali. Un ritardo nel contatto potrebbe causare, nella fase avanzata di malattia, il drammatico isolamento della persona e del care-giver, cioè di chi si prende cura di lei.

E in Sicilia, cos’altro possiamo fare?

In Sicilia manca ancora una rete di assistenza domiciliare che, secondo una ricerca del Censis, sarebbe il servizio più richiesto dalle famiglie. Sulla base della letteratura e dell’esperienza, possiamo infatti affermare con certezza che il luogo privilegiato per le cure deve essere la casa. Questo potrebbe dunque essere un primo scopo da perseguire… al più presto.

Scritto da

Donatella Ruggeri è l'ideatrice e fondatrice di Hafricah.Net. Da sempre affascinata dal funzionamento del sistema nervoso, dopo aver studiato neuropsicologia e maturato esperienza sul campo, è rientrata nella sua città natale - Messina - dove svolge la libera professione. Tra i suoi interessi vi sono la scrittura creativa, i viaggi e le escursioni naturalistiche.